This is Gentoo's testing wiki. It is a non-operational environment and its textual content is outdated.
Please visit our production wiki at https://wiki.gentoo.org
Manuale:Alpha/Installation/Media
Requisiti Hardware
Prima di cominciare, elenchiamo i requisiti hardware necessari per installare correttamente Gentoo su un'architettura alpha.
Minimal CD | LiveDVD | |
---|---|---|
CPU | Any Alpha CPU | N/A |
Memory | 64 MB | N/A |
Disk space | 1.5 GB (excluding swap space) | N/A |
Swap space | At least 256 MB | N/A |
Mezzo di installazione di Gentoo Linux
CD d'installazione minimale
A partire dal 20 aprile 2017 i CD minimali ufficiali non sono in grado di avviarsi in modalità UEFI. Si avviano soltanto in modalità BIOS (MBR). I lettori che creeranno il loro sistema avviabile con UEFI devono scaricare l'ultima versione dell'ISO ibrido (LiveDVD).
Il CD di installazione minimale è un'immagine avviabile che contiene un ambiente Gentoo auto-sostenuto. Permette agli utenti di avviare Linux dal CD o da altri mezzi di installazione. Durante il processo di avvio viene rilevato l'hardware e vengono caricati i driver necessari. L'immagine è mantenuta dagli sviluppatori di Gentoo e consente a chiunque di installarlo purché sia disponibile una connessione ad Internet.
Il CD di installazione minimale è chiamato install-alpha-minimal-<release>.iso.
Il LiveDVD occasionale di Gentoo
Saltuariamente, viene creato uno speciale DVD dalla squadra Gentoo Ten Project, il quale può essere usato per installare Gentoo. Le presenti istruzioni riguardano il CD di installazione minimale, pertanto potrebbero risultare un po' differenti rispetto al LiveDVD. Comunque, il LiveDVD (o qualsiasi altro ambiente Linux avviabile) supporta l'elevazione ad amministratore (root) invocando sudo su - oppure sudo -i da terminale.
Gli archivi stage per l'installazione
L'archivio stage3 è un archivio che contiene un ambiente Gentoo minimale, adatto per proseguire con l'installazione di Gentoo secondo le istruzioni di questo manuale. In precedenza, il manuale Gentoo descriveva l'installazione di uno dei tre archivi stage. Anche se Gentoo continua ad offrire gli archivi stage1 e stage2, il metodo di installazione ufficiale usa solo l'archivio stage3. Se si è interessati ad eseguire un'installazione che usi l'archivio stage1 o stage2, si legga sulle FAQ la domanda Come installo Gentoo usando gli archivi stage1 o stage2?
Gli archivi stage3 si possono trovare seguendo il percorso releases/alpha/autobuilds/ su uno dei mirror di Gentoo ufficiali. I file stage vengono aggiornati frequentemente e non sono inclusi nell'immagine per l'installazione.
Download
Scaricare il supporto
I mezzi di installazione predefiniti utilizzati da Gentoo Linux sono i CD minimali di installazione, che ospitano un ambiente Gentoo Linux avviabile e molto piccolo. Questo ambiente contiene tutti gli strumenti appropriati per installare Gentoo. Le stesse immagini dei CD si possono scaricare dalla pagina dei download (raccomandata) o navigando autonomamente fino alla posizione del file ISO su uno dei tanti mirror disponibili.
Se si scarica da un mirror, il CD di installazione minimale si potrà trovare così:
- Entrare nella cartella releases/.
- Scegliere la cartella relativa alla propria architettura (come alpha/).
- Scegliere la cartella autobuilds/.
- Per le architetture amd64 e x86 scegliere rispettivamente la cartella current-install-amd64-minimal/ o la cartella current-install-x86-minimal/. Per tutte le altre architetture entrare nella cartella current-iso/.
Alcune architetture come arm, mips, e s390 non hanno un CD d'installazione minimale. Al momento il Progetto ingegneristico di rilasci di Gentoo non supporta la creazione di file .iso per queste architetture.
All'interno di quest'ultima cartella, il file immagine per l'installazione è quello con il suffisso .iso. Per esempio, si dia un'occhiata alla seguente lista:
[DIR] hardened/ 05-Dec-2014 01:42 - [ ] install-alpha-minimal-20141204.iso 04-Dec-2014 21:04 208M [ ] install-alpha-minimal-20141204.iso.CONTENTS 04-Dec-2014 21:04 3.0K [ ] install-alpha-minimal-20141204.iso.DIGESTS 04-Dec-2014 21:04 740 [TXT] install-alpha-minimal-20141204.iso.DIGESTS.asc 05-Dec-2014 01:42 1.6K [ ] stage3-alpha-20141204.tar.bz2 04-Dec-2014 21:04 198M [ ] stage3-alpha-20141204.tar.bz2.CONTENTS 04-Dec-2014 21:04 4.6M [ ] stage3-alpha-20141204.tar.bz2.DIGESTS 04-Dec-2014 21:04 720 [TXT] stage3-alpha-20141204.tar.bz2.DIGESTS.asc 05-Dec-2014 01:42 1.5K
Nell'esempio soprastante, il file install-alpha-minimal-20141204.iso è proprio il CD di installazione minimale. Ma come si può osservare, esistono anche altri file:
- Un file .CONTENTS che contiene una lista di tutti i file disponibili nel supporto di installazione. Può essere molto utile per verificare se sono inclusi alcuni driver senza dover scaricare l'immagine ISO.
- Un file .DIGESTS che contiene i checksum delle varie immagini ISO, in vari algoritmi. Può essere utilizzato per verificare l'integrità dell'immagine ISO scaricata.
- Un file .DIGESTS.asc che contiene, oltre ai checksum delle immagini ISO (come nel file .DIGESTS), anche la firma crittografica dei file. Può essere usato, oltre che per verificare l'integrità, per verificare che l'immagine ISO provenga effettivamente dal team di Gentoo e che non sia stata modificata.
Si ignorino per ora gli altri file disponibili in questa posizione - quelli verranno indicati con il procedere dell'installazione. Scaricare il file .iso e, se si desidera la verifica di quanto scaricato, scaricare anche il file .DIGESTS.asc relativo al file .iso. Non è necessario scaricare anche il file .CONTENTS, in quanto queste istruzioni di installazione non vi si riferiranno più, ed il file .DIGESTS dovrebbe contenere le stesse informazioni di .DIGESTS.asc, a parte una firma che quest'ultimo file contiene all'inizio.
Verificare i file scaricati
Questo è un passaggio facoltativo e non è necessario per l'installazione di Gentoo Linux. Tuttavia, è raccomandato assicurarsi che il file scaricato non sia corrotto e sia effettivamente fornito dalla squadra dell'infrastruttura di Gentoo.
Attraverso i file .DIGESTS e .DIGESTS.asc può essere confermata la validità del file ISO ricorrendo ai giusti strumenti. Questa verifica è solitamente svolta in due passi:
- Per prima cosa, viene convalidata la firma crittografica per assicurarsi che il file di installazione sia fornito proprio dalla squadra ingegneristica di rilasci Gentoo
- Se la firma crittografica viene validata, si verifica che la somma di controllo (checksum) del file scaricato non sia corrotta
Verifica su un sistema Microsoft Windows
Su un sistema Microsoft Windows, è improbabile che gli strumenti idonei alla verifica delle somme di controllo e delle firme crittografiche siano nel posto giusto.
Per verificare prima la firma crittografica, è possibile utilizzare strumenti come GPG4Win. Dopo l'installazione, è necessario importare le chiavi pubbliche della squadra Gentoo Release Engineering. L'elenco delle chiavi è disponibile nella pagina delle firme. Una volta importate, l'utente potrà così verificare la firma del file .DIGESTS.asc.
Ciò non verifica che sia corretto il file .DIGESTS, ma solo che sia corretto .DIGESTS.asc. Il che implica che la somma di controllo debba essere verificata con i valori in .DIGESTS.asc, dunque le istruzioni sopra riportate si riferiscono solo al download del file .DIGESTS.asc.
La somma di controllo (checksum) può essere calcolata usando l'applicazione Hashcalc, sebbene molte altre funzionino ugualmente. La maggior parte delle volte, questi strumenti mostreranno all'utente la somma di controllo calcolata ed all'utente sarà richiesto di confrontare questa somma di controllo con il valore all'interno del file .DIGESTS.asc.
Verifica su un sistema Linux
Su un sistema Linux, il metodo più comune per verificare la firma crittografica consiste nell'usare app-crypt/gnupg. Con questo pacchetto installato, possono essere usati i seguenti comandi per verificare la firma del file .DIGESTS.asc.
Per prima cosa, si scarichi il giusto insieme di chiavi rese disponibili sulla pagina delle firme (signature):
user $
gpg --keyserver hkp://keys.gnupg.net --recv-keys 0xBB572E0E2D182910
gpg: requesting key 0xBB572E0E2D182910 from hkp server pool.sks-keyservers.net gpg: key 0xBB572E0E2D182910: "Gentoo Linux Release Engineering (Automated Weekly Release Key) <releng@gentoo.org>" 1 new signature (nuova firma) gpg: 3 marginal(s) needed, 1 complete(s) needed, classic trust model gpg: depth: 0 valid: 3 signed: 20 trust: 0-, 0q, 0n, 0m, 0f, 3u gpg: depth: 1 valid: 20 signed: 12 trust: 9-, 0q, 0n, 9m, 2f, 0u gpg: next trustdb check due at 2018-09-15 gpg: Total number processed: 1 gpg: new signatures: 1
Poi si verifichi la firma crittografica del file .DIGESTS.asc:
user $
gpg --verify install-alpha-minimal-20141204.iso.DIGESTS.asc
gpg: Signature made (firma realizzata il) Fri 05 Dec 2014 02:42:44 AM CET gpg: using (utilizzando) RSA key 0xBB572E0E2D182910 gpg: Good signature from (firma valida di) "Gentoo Linux Release Engineering (Automated Weekly Release Key) (Chiave a rilascio settimanale automatico) <releng@gentoo.org>" [unknown] gpg: WARNING (ATTENZIONE): This key is not certified with a trusted signature! (Chiave non certificata con una firma affidabile) gpg: There is no indication that the signature belongs to the owner. (Non c'è indicazione che la firma sia stata posta dai suoi proprietari) Primary key fingerprint (Impronta digitale primaria): 13EB BDBE DE7A 1277 5DFD B1BA BB57 2E0E 2D18 2910
Per essere assolutamente certi che ogni cosa sia valida, si confronti l'impronta alfanumerica mostrata con l'impronta sulla pagina delle firme di Gentoo.
Con la firma crittografica validata, si passa a verificare la somma di controllo per essere certi che il file ISO scaricato non sia corrotto. Il file .DIGESTS.asc contiene più algoritmi di mescolamento (hashing). Uno dei metodi per validare quello corretto è guardare prima la somma di controllo riportata sul file .DIGESTS.asc. Per esempio, si può prendere la somma SHA512:
user $
grep -A 1 -i sha512 install-alpha-minimal-20141204.iso.DIGESTS.asc
# SHA512 HASH 364d32c4f8420605f8a9fa3a0fc55864d5b0d1af11aa62b7a4d4699a427e5144b2d918225dfb7c5dec8d3f0fe2cddb7cc306da6f0cef4f01abec33eec74f3024 install-alpha-minimal-20141204.iso -- # SHA512 HASH 0719a8954dc7432750de2e3076c8b843a2c79f5e60defe43fcca8c32ab26681dfb9898b102e211174a895ff4c8c41ddd9e9a00ad6434d36c68d74bd02f19b57f install-alpha-minimal-20141204.iso.CONTENTS
Nell'output soprastante, vengono mostrate due somme SHA512 - una per il file install-alpha-minimal-20141204.iso e l'altra per il suo file di accompagnamento .CONTENTS. È di interesse solo la prima somma di controllo, che dovrà essere confrontata con la somma SHA512 calcolata che può essere generata così:
user $
sha512sum install-alpha-minimal-20141204.iso
364d32c4f8420605f8a9fa3a0fc55864d5b0d1af11aa62b7a4d4699a427e5144b2d918225dfb7c5dec8d3f0fe2cddb7cc306da6f0cef4f01abec33eec74f3024 install-alpha-minimal-20141204.iso
Se le somme di controllo corrispondono, il file non è corrotto e l'installazione può procedere.
Scrivere su disco
Naturalmente, con il solo file ISO scaricato, l'installazione di Gentoo Linux non può iniziare. Il file ISO deve essere masterizzato su un CD così da potersi avviare tramite esso, ed in un modo tale che il contenuto del file sia scritto sul CD, non solamente il file stesso. Segue qualche metodo che si avvale di pochi comandi - un insieme più elaborato di istruzioni lo si può trovare su [posso masterizzare un file ISO?].
Masterizzare con Microsoft Windows
In Microsoft Windows, esistono molti strumenti per masterizzare immagini ISO su CD.
- Con EasyCD Creator, selezionare File, Masterizza CD da immagine CD. Quindi cambiare il file Tipo di file in File immagine ISO. Quindi individuare il file ISO e fare clic su Apri. Dopo aver fatto clic su Avvia masterizzazione, l'immagine ISO verrà scritta correttamente sul CD-R.
- Con Nero Burning ROM, annullare la procedura guidata visualizzata automaticamente e selezionare Masterizza immagine dal menu File. Selezionare l'immagine da registrare e fare clic su Apri. Poi cliccare sul pulsante Masterizza e seguirà la scrittura sul nuovo CD.
Masterizzare con Linux
Su Linux, l'immagine ISO può essere masterizzata su un CD usando il comando cdrecord, incluso nel pacchetto app-cdr/cdrtools.
Per esempio, masterizzare il file ISO sul CD raggiungibile con /dev/sr0 (corrisponde al primo masterizzatore CD nel sistema - sostituirlo con il dispositivo corretto se necessario):
user $
cdrecord dev=/dev/sr0 install-alpha-minimal-20141204.iso
Gli utenti che preferiscono un'interfaccia grafica possono usare K3B, incluso nel pacchetto kde-apps/k3b. In K3B, andare su Strumenti e scegliere Masterizza immagine CD. Poi seguire le istruzioni fornite da K3B.
Avvio
Booting the installation CD
When an Alpha system is powered on, the first thing that gets started is the firmware. It is loosely synonymous with the BIOS software on PC systems. There are two types of firmware on Alpha systems: SRM (Systems Reference Manual) and ARC (Advanced Risc Console).
SRM is based on the Alpha Console Subsystem specification, which provides an operating environment for OpenVMS, Tru64 UNIX, and Linux operating systems. ARC is based on the Advanced RISC Computing (ARC) specification, which provides an operating environment for Windows NT. A detailed guide on using SRM can be found at the Alpha Linux website.
If the Alpha system supports both SRM and ARCs (ARC, AlphaBIOS, ARCSBIOS) then follow these instructions for switching to SRM. If the system already uses SRM, then everything is ready. If the system can only use ARCs (Ruffian, nautilus, xl, etc.) then choose MILO later on when the instructions talk about bootloaders.
Now to boot an Alpha Installation CD, put the CD-ROM in the tray and reboot the system. SRM can be used to boot the Installation CD. If that isn't possible, MILO needs to be used.
To boot a CD-ROM using SRM, first list the available hardware drives:
>>>
show device
dkb0.0.1.4.0 DKB0 TOSHIBA CDROM
Next boot the CD by providing the right CD-ROM drive device. For instance, with dkb0:
>>>
boot dkb0 -flags 0
With -flags 2
the serial port /dev/ttyS0 will be used as the default console.
To boot a CD-ROM using MILO, use a command like the following after substituting sdb with the right CD-ROM drive device:
MILO>
boot sdb:/boot/gentoo initrd=/boot/gentoo.igz root=/dev/ram0 init=/linuxrc looptype=squashfs loop=/image.squashfs cdroot
To use the serial port /dev/ttyS0 as the default console, add console=ttyS0
to the command line.
After booting, a root ("#") prompt will be shown on the current console. Users can switch to other consoles by pressing Alt + F2, Alt + F3 and Alt + F4. Get back to the first one by pressing Alt + F1.
Configurazione hardware extra
Quando il supporto di installazione viene avviato, vengono rilevati tutti i dispositivi hardware e caricati i moduli del kernel appropriati per supportare quell'hardware. Nella maggior parte dei casi fa un ottimo lavoro. Tuttavia, in alcuni casi, può non caricare automaticamente i moduli del kernel necessari al sistema. Se il rilevamento automatico delle periferiche PCI si perde qualche componente hardware, i moduli del kernel appropriati dovranno essere caricati manualmente.
Nel prossimo esempio viene caricato il modulo 8139too (che supporta certi tipi di interfacce di rete):
root #
modprobe 8139too
Opzionale: Account utenti
Se altre persone hanno bisogno di accedere all'ambiente di installazione o c'è la necessità di avviare comandi come utenti non-root (ad esempio per chattare utilizzando irssi senza privilegi di root per ragioni di sicurezza), allora è necessario creare un account utente ed impostare una password di root complessa.
Per cambiare la password di root, usare il comando passwd:
root #
passwd
New password: (Inserisci la nuova password) Re-enter password: (Riscrivi la nuova password)
Per creare un account utente, prima si inseriscono le sue credenziali e poi la sua password. I comandi useradd e passwd servono per queste due operazioni.
Nel prossimo esempio, viene creato un utente chiamato "luca":
root #
useradd -m -G users luca
root #
passwd luca
New password: (Inserisci la password di Luca) Re-enter password: (Riscrivi la password di Luca)
Per passare dall'attuale utente root a quello appena creato, usare il comando su:
root #
su - luca
Opzionale: Consultare la documentazione durante l'installazione
Terminali
Per consultare la guida durante l'installazione, prima si crei un account utente come descritto sopra. Poi si prema Alt+F2 per passare ad un nuovo terminale.
Durante l'installazione, il comando links può essere usato per sfogliare la guida - naturalmente solo se la connessione Internet sta funzionando.
user $
links https://wiki.gentoo.org/wiki/Handbook:Alpha
Per tornare al terminale di origine, premere Alt+F1.
GNU Screen
L'utilità GNU Screen è preinstallata nel supporto di installazione ufficiale di Gentoo. Potrebbe risultare più efficiente per gli appassionati che hanno esperienza con Linux usare screen per visualizzare le istruzioni di installazione in più pannelli anziché con il metodo dei terminali multipli appena esposto.
Opzionale: Avviare il demone SSH
Per consentire ad altri utenti di accedere al sistema durante l'installazione (magari per essere aiutati durante l'installazione, o farsela fare a distanza), si deve creare un account utente (come descritto sopra) ed anche il processo SSH va avviato.
Per avviare il processo (daemon) SSH, eseguire il comando:
root #
service sshd start
Se gli utenti accedono al sistema, vedranno un messaggio che indica che è necessario confermare la chiave del computer host, attraverso la cosiddetta impronta digitale. Ciò è normale dato che si accede al sistema per la prima volta. Tuttavia, in seguito, quando il sistema sarà configurato e qualcuno accederà al sistema appena installato, il client SSH avviserà che il codice del computer host è cambiato. Ciò avviene perché l'utente che si connetterà dopo l'installazione di Gentoo, si troverà non più sull'ambiente di installazione, ma sul nuovo sistema appena installato. Seguire le istruzioni date per sostituire la chiave host sul sistema client.
Per poter usare sshd, la rete deve funzionare correttamente. Proseguire con il capitolo su come Configurare la rete.